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Inviato da avatar Andrea Biffi il 15-02-2010 alle 15:43 Leggi/Nascondi

Ciao Giorgio!

...e ciao a tutti: mi chiamo Andrea Biffi e, ahimè, non sono un ragazzo del '68, però ho conosciuto alcuni di voi tramite Fausta (Setti) ed Ettore (Tibaldi): spero mi accetterete comunque nel vostro forum.

Ho riso molto quando ho letto il post di Giorgio, state a vedere perchè.

Nei primi anni '90, giovane studentello si Scienze naturali, ero impegnatissimo ad occupare il Biodip (la "Pantera" siamo noi) e una sera camminavo in via Golgi con il mio fraterno amico Andrea Monaco verso la MM2 a Lambrate. Andrea in quei mesi frequentava il corso di Ettore: passando di fronte al Dandy bar Ettore lo riconosce e ci invita a bere un aperitivo con lui e Giovanni Morales. Naturalmente sapevo chi fosse, ma non l'avevo mai conosciuto di persona. Successe così, davanti ad un Negroni sbagliato (il primo di una lunghissima serie, Ettore mi ha insegnato a bere seriamente, oltre a tutto il resto): faccio per addentare una patatina - di quelle torride, al bacon - ma la mano di Ettore mi ferma. Mi guarda con quella sua espressione dolce e ironica e mi indica una scatolina di cartone posata sul bancone. "Assaggia queste". Erano formiche giganti arrosto, dello Zaire. Buonissime, a parte la sensazione delle zampette sul palato... Ettore non cambia(va) mai!

Da quel giorno è cominciata un'amicizia che si è interrotta solo con la sua morte.

Ho ricevuto in eredità molti dei suoi materiali: la collezione completa delle sue tesi "acquaitche" (e in parte africane), molti suoi scritti, la sua biblioteca scientifica, i documenti del suo studio a ecologia... Con alcuni amici abbiamo spesso pensato come impiegarli e come ricordarlo degnamente: una biblioteca scientifica, una borsa di studio, un centro studi, una pubblicazione... l'idea più bella l'ha avuta Claude Mabille, un caro amico di Ettore: un premio al miglior falso  scientifico. Ci siamo però arenati di fronte agli impegni di ciascuno. Nonostante questo io non voglio mollare, non perchè voglia celebrare un uomo che indubbiamente lo meriterebbe (ma lui avrebbe odiato l'idea di un'agiografia) ma per trasmettere, almeno in parte, le sue idee, il suo metodo, la sua sincera fede nella possibilità di cambiare il mondo dando voce, anzi imparando dagli utlimi.

Lancio il sasso, senza ritirare il braccio.  Se vi vengono idee, se avete un po'di tempo, se desiderate anche solo ricordare questo grande uomo condividendo gli episodi che vi hanno legato a lui ...parliamone.

Un saluto

 Andrea Biffi 

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