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Il titolo che Bruno ha ironicamente messo a questa discussione mi riguarda direttamente, dato che per anni sono stato simpaticamente preso in giro dagli amici geologi per i tentativi di inquadrare la sconfitta della teoria della "deriva dei continenti" ed il successivo affermarsi  della "Tettonica delle zolle crostali" alla luce anche dei cambiamenti del contesto storico-sociale del XX secolo.

Sono tuttora profondamente convinto che non sia possibile rendere conto dell'evoluzione delle teorie scientifiche senza assumere un criterio di indagine storica che considera lo sviluppo dei concetti, dei paradigmi, delle idee che si affermano nelle comunità scientifiche come parte di un contesto più ampio, nel quale esiste profonda interazione tra la formulazione di ipotesi, il loro successo, e le gerarchie di valori, gli interessi materiali, gli orientamenti culturali e politici prevalenti in una data fase storica. Del resto, quasi tutta l'epistemologia moderna ormai lo conviene.

Per questo, con ignobile immodestia, allego un mio articolo apparso su Sapere del Giugno 1979, un po' datato, ma ancora leggibile.

Allego anche gli altri numeri di Sapere scannerizzati da Giovanni Bassi, che possono essere utili al dibattito su "Geologia Democratica ...e dintorni".