Proposte di discussione

Caro paolo

Innanzitutto ti comunico che è un piacere averti ritrovato (non farti ingannare dal nome "vero" io sono il tuo quasi compaesano Lupo). Credo che sono passati ben più di 30 anni dall'ultima volta che ci siamo visti e purtroppo tu all'incontro non sei potuto venire.

Passando al merito della tua proposta ti dico subito che sono totalmente favorevole ad aprire la discussione che proponi e credo che il suo ambito tematico ideale sia quello che abbiamo già aperto sotto il nome le "passioni generose". Questo infatti è l'ambito che ha a che fare  con i problemi aperti della nostra storia e la tua proposta è dentro questa problematica. Ti dico questo perchè,indipendentemente dal fatto che in quell'area è già presente una relazione di carattere generale sul tema del '68, la tua proposta tocca un aspetto particolare (ma importante e li non affrontata). Da questo punto di vista per farlo devi solo avviarla con una tua riflessione che inserisci nell'area suddetta. prima lo fai e meglio è.

Visto che ci sono ti dico che anche la tua seconda proposta va benissimo e anche su questo se hai già delle idee (e da quello che scrivi mi sembra di si) inseriscile nella seziane Scuola etc.

Un consiglio prima di chiudere. Tutte le proposte di discussione vanno inserite nella apposta area e quindi anche quella che hai fatto sulla scuola andava inserita li.

Spero prima o dopo di rivederti.

Lupo

Devo dire che mi aspettavo di tutto dalla vita tranne che vedere Lupo che si trasforma in vigile urbano e smista il traffico informatico. Ci vogliono anche quelli. Speriamo che non dia sempre la precedenza a 'destra'.

Venedo al punto, mi piacerebbe capire se siamo capaci di attivare un 'intelligenza' collettiva  sui fatti di attualità rilevanti, come l'assalto terroristico a Bombey (che i media già trascurano).

Per dare qualche elemento, metto nei materiali un documento di un'amica che che lavora in India.

vorrei proporvi di aprire una discussione sull'uso del sito. A noi che abbamo sviluppato il software (e lo stiamo usando anche per altre iniziative: andate ad esempio a dare un occhio a http://www.sicurezzastradale.partecipami.it/) interessano i feedback di chi lo usa, per migliorarlo, ma anche per dare, eventualmente a chi lo usa qualche suggerimento.

Ad esempio, sul fronte dei miglioramenti, ho letto qualche giorno fa un msg, che adesso non trovo piu',  se non ricordo male di Lup, che chiedeva di poter spostare i messaggi da una discussione all'altra. Questa e' una funzionalita' che adesso non e' implementata, ma e' nell'elenco di quelle da sviluappare (Non fatevi illusioni, la lista delle cose da fare e' molto lunga e in questo momento non abbiamo progetti finanziati ma contiamo su studenti che fanno al tesi in Laboratorio): Dato che ne' io ne' i miei collaboratori possiamo leggere le discussioni di merito, se le osservazioni fossero raggruppate in una discussione ad hoc sarebbe piu' facile. E magai se qualcuno ha un problema, non dobbiamo rispondere noi 'tecnici' ma puo' faro qualcun altro che ha gia' capito come fare.

Un esempio di  suggerimenti, anzi due.

1. la scelta di non fare vedere gli allegati se non a chi si registra ha disorientato anche me (ero stupita che non fossero stati pubblicati l'intervento di De Anna e Marre'). Forse andrebbe "annunciata, magari dentro la sezione 'Regole' così chi legge capisce l'utilita' di registrarsi.
   
2. magari sempre nello stesso posto (o con una mail natalizia?) si potrebbero invitare i partecipanti a dedicare qualche minuto a 'raccontarsi' agli amici e a caricare una foto (il tutto modificando il proprio profilo usando il tasto in alto a destra, quando ci si e' 'loggati'). Questo sito non e' FaceBook, abbiamo messo i profili accessibili solo da chi si e' registrato quindi  la vigilanza non e' (troppo) violata. Non c'e' bisogno di mettere tante altre informazioni, ma a molti di noi il nome dice poco, l'email anche meno, ma magari una foto serve di piu' (anche se gli anni sono passati..... ). E  credo che a tutti noi interessi un po' sapere quel che abbiamo fatto in questi 40 anni.

grazie dell'attenzione ! un caro saluto a tutti

-- fiorella

caro Claudio,

le vacanze mi  hanno fatto dimenticare di rispondere alle tue osservazioni. Lo faccio in zona Cesarini, giusto prima di tornare al lavoro.

1) Non credo sia stato opportuno aprire così tante discussioni simultanee anche perché quando uno sbaglia area poi è naturale rispondergli nella stessa e viene un casino

il numero di discussioni da aprire  e' una scelta di gestione. il software consente di aprirne quante se ne vogliono e automaticamente "porta su" una discussione quando riceve un nuovo post e cosi' quelle che non ricevono contributi finiscono in coda.

2) Sarebbe opportuno che nella home page comparisse la foto di chi ha fatto l'ultimo intervento e non di chi ha aperto la discussione (per dare un po' di freschezza; sempre Lupo, Giorgio, Bruno e Corrado ...)

questa e' una conseguenza del fatto che per ogni discussione compare la foto di chi l'ha aperta e che nel nostro caso questo lo possono fare solo alcuni.
Stiamo valutando (in generale, non solo per il nosto sito) di associare una icona che identifichi il tema in discussione da scegliere in un set predefinito oppure con una immagine a scelta di chi la apre. Ma non e' facile scegliere/trovare icone efficaci per tutte le discussioni. Ci stiamo pensando, Giro il tuo suggerimento agli sviluppatori.

3) Non so quanti abbiano capito le indentazioni nelle risposte e forse varrebbe la pena di eliminarle e prevedere solo interventi sequenziali in ogni discussione

a questo meccanismo di indentazione con possibilita' di Legg/Nascondi di ogni post siamo arrivati dopo aver studiato a fondo le altre soluzioni, tra cui quella che proponi tu. Ti garantisco che la soluzione 'sequenziale' risulta meno chiara, specie nel caso di discussioni complesse (prova a pensare cosa succederebbe se non ci fosse proprio nel thread Proposte di discussione).

4) Concordo sulla opportunità di aprire in lettura gli allegati anche a chi non è registrato

5) Sarebbe interessante mettere on line anche un contatore degli accessi in lettura alle diverse aree per non avere la impressione di scrivere in un buco nero

tutta la parte di statistiche e' in via di sviluppo; comunque in home si vede gia' quanti commenti ci sono su ogni discussione - che e' quello che si trova in genere su siti di questo tipo e da' un'idea di quali discussioni hanno stimolato maggiori contributi

6) Darei agli amministratori un comando "move" per gli interventi fuori area

anche questo e' nella lista delle cose da fare e spero possa essere realizzata presto perche' serve a tenere le discussioni in ordine

7) Sarebbe interessante una specie di area di messaggistica per le comunicazioni di servizio verso i coordinatori della discussione (da non pubblicare). Esempio: Lupo ti ringrazio del tuo intervento, mi è piaciuto ma forse dovresti evitare di ...

una discussione di servizio con accesso solo ai moderatori e' fattibile, ma in questo momento non mi viene in mente se  e' possibile (e come) evitare che tutti la vedano. Chiedo lumi ai tecnici.

Tieni conto che nell'introdurre modifiche dobbiamo pensare non ad un singolo sito, ma a tutti quelli gestiti con il medesimo software (www.openDCN.org) pensato e usato, in prima battuta, per la partecipazione dei cittadini a discussioni rilevanti per il territorio in cui vivono e lavorano. Le diverse esigenze possono essere gestite con  personalizzazioni che sono spesso costose da realizzare. Grazie comunque delle osservazioni che per noi sono preziose e a cui cerchiamo di rispondere   compatibilmente con le risorse e le priorita' di sviluppo.

Ma che ci sia qualcosa che non funziona nel sito è evidente, basta semplicemente guardare al fatto che il numero maggiore di interventi è nella sezione "proposte di discussione" per cogliere che qualcosa non funziona. capisco quindi i rilievi di pieffe ma non credo che sia possibile risolvere la questione lanciando un numero di Forum pari al numero di temi (supposto c he sia fattibile!). A me sembra che tutto sarebe più semplice se ciascuno riflettesse un attimo prima di decidere dove scrivere il suo intervento (ad esempio l'intervento di Morano andava inserito nella sezione "Lepassioni generose e non ci voleva molto a capirlo, come nel caso di paolini bastava che invece di limitarsi a fare la proposta entrasse nei meriti con un intervento sempre nella sezione prima indicata. Questi problemi si ptranno risolvere solo quando i moderatori potranno spostare gli interventi nelle sezioni opportune e, per quanto riguarda la realtà attuale, forse aveva ragione la Fiorella che proponeva di lasciare libero il dibattito e non fare aree tematiche.

Allo stato delle cose fare il "vigile urbano" è proprio disutile

Sicuramente c'è il rischio di discussioni "accademiche"; prima di tutto occorre definire i temi e.  In secondo luogo dobbiamo tenere  presente che tutte le attuali forze politiche stanno facendo scempio del territorio (la Toscana e il caso Asor Rosa insegnano - vedi il sito www.territorialmente.it con l'elenco delle situazioni) e il degrado non aspetta i nostri dibattiti.  Personalmente ritengo che solo organizzazioni presenti a livello territoriale riescano a intervenire, dato l'attuale disinteresse da parte delle sinistre (o presunte tali).  Di sicuro occorre muoversi: il livello didattico è fondamentale per la formazione di cittadini preparati così come l'analisi delle documentazioni relative a casi specifici. 

Ciao, Marco

Caro Joele anche tu come tutti noi hai pensato di aver inserito una risorsa ma in realtà non ci sei riuscito come puoi verificare se vai a vedere. Abbiamo infatti un problema con l'inserimento dei file allegati e questo problema è dovuto al fatto che explorer è troppo lento. Il problema lo puoi risolvere se cambi browser ovvero passi da explorer ad un'altro browser più veloce come Firefox (allo stato attuale delle cose non hai alternative se vuoi caricare file). la procedura è semplice e non comporta alcun problema per te (la gestione di firefox è praticamente identica a quello di explorer e firefox si autocarica i tuoi preferiti su explorer). Per scaricarti firefox (che è free)vai su Google, digita firefox e poi lo scarichi.

Ciao Ciao

Se ci stava bene il modo di fare politica del pci ci saremmo entrati . Se rifletti la coerenza e stata proprio quella di chiudere l'esperienza dei gruppi o dei partitini duri e puri .Ci hai riflettuto seriamente sull'esperienza ?Solo a pensarci mi vien da ridere   .ti ricordi l'indicazionedi "entrare nel sindacato"  o almeno le indicazioni erano quelle   ma non nella cgil .O forse oltre le palle non abbiamo più neanche memoria ,ti ricordi le indicazioni ancora oggi mi vien da piangere a pensare alle indicazioni che venivano date .Su datti pace ,se la situazione peggiora,non avrai da perdere nulla  (neanche le catene)ho ti ritieni ancora ceto Medio emergente. Se l'economia continua a peggiorare , sarai nelle condizioni ottimali per ricominciare a 50 anni .

Certe volte l'analisi e parziale .Manca principalmente il ruolo svolto ,dal singolo e dal gruppo sociale nel quale era inseriti.Oppure è troppo presente .Ci vuole più distanza per le analisi ,se vogliamo chiamarle così.

Chiedo scusa per lo sfogo, ma è tanto tempo che ci penso .

Saluti fraterni oltre che amichevoli Dino

TEMPO DI BILANCI: SI PUO' CAMBIARE OPINIONE E CONTINUARE AD ESSERE SE STESSI?  

caro Guido,

prendo spunto dal tuo intervento del 30/12 e provo ad allargare: io non ho mollato. Ho cambiato opinione su certe cose, questo sì. Per esempio, nonostante il mio rapporto con il leninismo sia stato troppo profondo per essere rimosso, da molti anni non mi reputo più comunista. Il comunismo era una ipotesi politica ed ha fallito sul piano storico; dunque non può e non deve essere riproposto anche se magari ci fa vibrare dentro: abbiamo cuore ma anche testa.

1) quando ho smesso di fare militanza rivoluzionaria (eravamo nel 77) mi sono iscritto al PCI (ho dovuto fare l'esame avendo scelto di entrare dal basso). Ero stato un dirigente nazionale e dunque mi hanno fatto scrivere il curriculum. La cosa bella è che ad esaminarmi, per conto della commissione centrale di controllo, c'era gente che poi è rimasta impigliata in mani pulite.

Già da allora mi sono reso conto della stranezza di questo mondo politico: se avessi fatto scelte diverse sarei entrato dal Comitato Centrale, ma essendo passato dalla sezione, mi hanno fatto l'esame finestra. Sono cose che mi hanno lasciato permanentemente disincantato verso la politca. 

D'altra parte avevo scelto di smettere di parlare a 20 mila persone alla volta essendo esperto di nulla e di incominciare a parlare a 20 persone alla volta sapendo di cosa parlavo. Così ho fatto il docente sul serio e ora ho centinaia di laureati che mi ricordano con piacere (e ci scriviamo).

In quegli anni ho fatto il giornalino della sinistra di Villasanta dove sono nato e dove ho continuato a vivere ai tempi della grande politica e anche dopo. Qui ho le mie radici

Negli anni del terrorismo e del movimento del 77 ho fatto una battaglia dura a scuola di educazione alla legalità e inorridivo a sentire i nostri ex compagni di DP affermare che bisognava essere "nè con lo stato nè con le br".

2) Non ho fatto grandi cambiamenti se per non l'accentuarsi di un atteggiamento pragmatico e riformista: c'è un problema, cosa si può fare per risolverlo? 

Scandalo degli scandali: in piena tangentopoli ho tentato di fare un gruppo unico PCI-PSI a Villasanta. I nostri socialisti erano bravi, onesti e riformisti. Mi è andata male perché, arrivati al dunque, il gruppo PCI di cui ero capogruppo si è spaccato e il "richiamo della giungla" ha avuto il sopravvento. La rottura del 1921 all'interno del M.O. italiano non avrà mai fine. Alla fine degli anni 90 mi sono iscritto allo SDI e tutti insieme abbiamo poi aderito al PD.

3) In questi ultimi anni ho dato una mano dall'esterno alla amministrazione di centro sinistra (e mia moglie è assessore ai servizi sociali, con molti mal di pancia perché anche il nostro piccolo mondo è pieno di piccoli maneggioni e grandi dilapidatori di risorse). E più uno dilapida e più è considerato bravo.

Mi sono iscritto al PD insieme a tutta la sezione dello SDI. Eravamo una sezione di paese e dunque la cosa non ha fatto notizia (neanche un posto nel direttivo provinciale) perché il PD è PCI+DC+portatori d'acqua.  Anche qui guardo le cose con disincanto e mi viene da ridere (o da piangere) a guardare la povertà della politica.

4) Rimane la scuola: sono contento di esserci ritornato nel 77. Dovevo restarci solo qualche mese in attesa di disintossicarmi dal Quotidiano dei Lavoratori e, grazie allo studio, alla passione e a Geymonat, sono ancora lì a ragionare di educazione, rinnovamento, riforme, formazione, razionalità in un mondo povero, ma bello; bello perché povero. Farò gli ultimi 3 o 4 anni da dirigente scolastico misurandomi (per la prima volta) con responsabilità di progetto. Sono in un grosso ITIS e dunque il progetto più grande (già per quest'anno) ce l'ho con Confindustria: portare la scuola in azienda.

Buon 2008 a tutti: oggi si fanno i bilanci.

Claudio

Ho letto con interesse gli scritti di questa discussione e vorrei portare il mio contributo con una 'risorsa' che allego di seguito.

Io non sono mai entrato nel PCI-PDS-DS-PD (loro erano per me i cattivi maestri!!).

Tra il 1984 e il 1996 (anno in cui, senza generosa passione, mi sono iscritto ai Verdi) sono rimasto alla finestra.

Ma di quei 'nostri' anni conservo ancora le sensazioni forti, i brividi che provavo quando ci prendevamo le piazze, il dispiegarsi della nostra soggettività, il dolore, la gioia, la rabbia.

Sembrerà strano ma io ricordo ancora l'emozione, lo sgomento e la rabbia di quando, una mattina, Ida (di chimica) incontrata alla fermata di una stazione del metrò mi disse che avevano ammazzato un compagno (Franceschi). Ricordo che anche lei era molto sconvolta.

Claudio dice di non sentirsi e di non volersi più definire comunista.

Io spero non essere mai stato 'comunista', se tale sostantivo mi potrebbe in qualche modo accomunare a quelle che sono state le esperienze dei vari partiti comunisti.

Preferisco oggi definirmi (se proprio si deve) un 'comunauta'.

In questa fase anche la mia esperienza ‘verde’ è giunta al capolinea.

Per intenderci. Dico sì al movimento di Vicenza contro la base americana e dico si al movimento NO TAV della val di Susa.

Io non mai stato un terrorista. Lo stato italiano si.

Ciao a tutti e buon anno!!

Flavio

Ho allegato un appello mio alla mobilitazione per far cessare questo sopruso governativo contro la famiglia Englaro. Contiene anche una valutazione dell'evoluzione negli ultimi anni del rapporto tra laici e cattolici. Chiunque abbia delle idee o sappia di iniziative già in atto, li comunichi sul sito, per favore. La mia rabbia sta arrivando alle stelle. Il file sarà inviato a tutti i miei (cari) amici cattolici, anche "fondamentalisti".

Gianni, ho scorso solo ora il tuo appello sull'acqua. Cerco di rispondere al più presto

Carissimo Pepè,

Avevo risposto a Bruno in forma ‘privata’ ma dato che, nella prima parte della tua mail, tocchi un tasto spinoso vorrei essere estremamente chiaro e, per non lasciare spazio a dubbi, ti rispondo in forma ‘pubblica’.

Sinteticamente.

1)      io non ho mai simpatizzato per i gruppi clandestini armati poiché ho sempre ritenuto sbagliate certe analisi e pratiche conseguenti.

2)      Ho  fatto parte del S.O. della nostra vecchia organizzazione (ti assicuro che non eravamo proprio della ‘mammolette’) e per fermare la cariche delle cosiddette forze dell’ordine non ci facevamo particolari scrupoli ad usare chiavi, sassi e molotov. Di più. Spesso eravamo noi stessi a decidere lo scontro.

3)      Tengo a sottolineare, con la matita rossa e blu, che non ho mai avuto alcun rapporto feticistico con qualsivoglia ‘strumentazione’.

4)      Nel mio allegato al quale fai riferimento si dice: Quando le organizzazioni rivoluzionarie ‘storiche’ si sono dissolte i loro militanti hanno continuato ad esistere, alla deriva e alla malora; alcuni, ma non mi interessano e li cito solo per dovere di cronaca, si sono ritagliati un posto al sole del potere, altri, troppi, sono morti di droga, altri sono morti di lotta armata, ma rimane il fatto che questi ultimi, quelli che l’hanno praticata non erano, come dice la ‘storia’ riscritta dai vincitori, un fenomeno di folle criminalità politica.  Io, di compagni, ne ho visti alcuni morire di eroina e troppi che vi ci sono cascati. Sto parlando di giovani (ragazzi e ragazze) e non di marziani. E mentre nei nostri cortei, gridavamo ‘Fascisti spacciatori di eroina, vi bucheremo noi con la benzina’  poco tempo dopo vedevo compagni cadere in quel baratro.

5)      Verso la fine del ’77 sono uscito (insieme alla maggioranza dei compagni di  Cinisello) da DP e, più in là nel tempo, ho intrapreso un dibattito con compagni che si richiamavano all’area autonoma. Persone che non avevano nessuna vocazione pistolera. Certo la ‘strumentazione’ non mancava, ma questo lo sapevano anche i bambini.

6)      Poi sono venuti gli arresti (non il mio per fortuna) e qui concordo con Bruno. Nel senso che se uno è un pezzo di merda rimane tale anche se si ammanta di qualsivoglia etichetta. Infatti i miei amici sono finiti dentro perché chiamati in causa da certi individui che facevano i superduri ma che appena sono stati pizzicati e portati in caserma c’è voluto una sola sberla per farli parlare e cento per farli smettere. Non mi sono mai piaciuti i superduri.

Per il resto. Tu dici ‘La crisi attuale ( quella finanziaria ed economica) ricorda l’attualità della critica del capitalismo senza regole e della necessità di trasformazione dell’economia, della ricerca di una società più equa e giusta. Non so come chiamare questo bisogno di cambiamento, perché il comunismo in cui ho creduto…’  Se vogliamo trovare un oggetto simbolico e quindi il filo rosso, potrebbe essere lo straordinario movimento tra il 1848 e il 1870, la Comune di Parigi. L’idea marxiana di autonomia può essere il punto da cui ripartire. Credo inoltre che quell’enorme serbatoio che è stata la storia del movimento operaio, ma anche la stessa fucina di idee e progetti che fu agli inizi la rivoluzione russa, non possa essere azzerata come una fumisticheria ideologica, un mondo delle idee mai incarnato da esseri viventi, da organismi, partiti, insurrezioni. Trovo molto pertinente il tuo richiamo a Marx e interessanti le questioni alle quali accenni. Certo, con un atteggiamento di apertura mentale lontano mille miglia da deliri ideologico-dogmatici. Sviluppiamo le tematiche delle risorse. Oggi, per esempio, le risorse limitatissime e decrescenti, a cominciare dalla biosfera, convivono con un surplus di bisogni. Al riguardo credo siano molto interessanti i temi sollevati da Marco e la ‘risorsa’ inserita da Gioele. Il crollo catastrofico ecologico è l’esito prevedibile ma quello che io vedo più sottoposto al rischio della catastrofe è proprio il ‘mentale’, soggetto alla forza della globalizzazionee dei suoi effetti sulla produzione di soggettività, dei modi di vita, delle passioni.

Un abbraccio.